L’articolo seguente, tratto dalla mail “[VA-OLTRE] strumenti sperimentali di valutazione etico/sociale/ambientale per i GAS ed i loro fornitori”, dà un’idea dell’attività continua di verifica e di autovalutazione, rispetto ai valori fondanti “dell’etica GAS”, che i gruppi continuano a fare.
“Cari Gasisti,
vogliamo dare seguito alla ricerca “Dentro il capitale delle relazioni” condotta dall’Osservatorio Cores dell’Università di Bergamo in collaborazione con il Tavolo nazionale Res, che ha censito 429 GAS in Lombardia.
La ricerca mette in evidenza l’esplosiva crescita numerica dei Gruppi di Acquisto Solidali ed il potenziale di evoluzione economico e sociale che ne consegue.
Se dalle risposte di molti Gasisti si viene a sapere che la prima motivazione per l’adesione al GAS è stata quella economica, si vede nel percorso personale successivo che le motivazioni cambiano nettamente, spostando l’attenzione su una pluralità di aspetti tra cui:
Stimolare stili di vita più responsabili nei confronti dell’ambiente,
Sostenere i produttori locali,
Offrire occasioni di incontro e discussione tra persone che non si conoscono per costruire legami sociali,
Tutelare la propria salute e quella dei propri familiari.
Uno dei risultati più sorprendenti è che la percentuale dichiarata di spesa per generi alimentari che le famiglie effettuano tramite il proprio GAS – di gran lunga quella più praticata – non supererebbe, facendo la media tra le famiglie più attive e quelle meno, il 15% della spesa totale per questo tipo di prodotti, mostrando, in tal modo, quanto spazio di miglioramento vi sia ancora.
Allo scopo di individuare strumenti e metodi per favorire un aumento di consapevolezza sulle proprie scelte da parte dei GAS, il Tavolo RES nazionale ha pensato di utilizzare l’esperienza dei Bilanci di Giustizia.
Basandosi sulla convinzione che vi sia un principio di Giustizia come discrimine tra un sistema economico pro o contro l’uomo e la natura, che il cambiamento dell’economia “contro” debba cominciare da se stessi e che questo cambiamento vada misurato perché si possa auto-orientare diventando anche fatto politico, dal 1993 Bilanci di Giustizia sta costruendo un’esperienza di cambiamento dello stile di vita su un campione che ha interessato oltre 1000 famiglie e singoli, con l’intento di modificare la struttura dei propri consumi e l’utilizzo dei propri risparmi.
Dopo aver preso in considerazione l’orizzonte valoriale dei GAS e la trama di relazioni che essi intessono con i produttori, un gruppo di lavoro appositamente costituito ha così elaborato uno strumento operativo per l’auto-misurazione del grado di coerenza dei gruppi con i criteri etici e di sostenibilità da essi condivisi, la misurazione oggettiva della loro capacità di orientare i propri acquisti nella stessa direzione, il confronto con la percezione dei produttori – a cui si chiede una valutazione di ritorno – sulla capacità dei GAS di condividere e sostenere il loro impegno a produrre stando entro quell’orizzonte.
Parte ora una sperimentazione dello strumento per la messa a punto definitiva.
Invitiamo tutti i GAS che si riconoscono nei valori e nelle proposte del Tavolo nazionale RES a partecipare attivamente alla sperimentazione, richiedendo alla Segreteria dei Bilanci di Giustizia (segreteria@bilancidigiustizia.it – www.bilancidigiustizia.it) il proprio strumento dedicato.
D’intesa con Bilanci di Giustizia, in particolare, si è pensato di avvalersi dell’esperienza maturata nella revisione critica dei consumi dai suoi aderenti per affiancarli in veste di “tutor” ai GAS dei quali facciano già parte, che diventerebbero quindi i candidati ideali alla sperimentazione. L’impegno richiesto ai GAS, in termini di tempo, è minimale rispetto al risultato che ci si attende.
Consiste in un’unica autovalutazione iniziale e in una gestione dei fornitori e degli ordini.
Valutando la necessità di monitorarne l’andamento, anche per capire se introdurre modifiche alle schede già prima che si sia conclusa, il Tavolo RES ha inoltre approvato la soluzione tecnica, basata sulla piattaforma cloud di Google Docs, che Bilanci di Giustizia ha ideato per realizzare le schede e consentirne, oltre alla compilazione online, anche una facile aggregazione. In questo modo l’andamento della sperimentazione potrà essere monitorato e, previo con-senso dei GAS partecipanti, i relativi risultati potranno essere utilizzati in forma aggregata per una restituzione ai gruppi che mostri il loro posizionamento rispetto agli altri. Per garantire, in ogni caso, un’area riservata alle schede di ciascun GAS, si è pensato di creare tante copie diverse dell’ambiente cloud, ognuna accessibile con proprie credenziali – operazione per la quale si è resa disponibile la Segreteria di Bilanci di Giustizia, a cui quindi andranno rivolte le richieste di aderire alla sperimentazione.
DESCRIZIONE DELLO STRUMENTO
Lo strumento poggia su tre diverse schede – ognuna contenente una serie di domande a risposta chiusa raggruppate in sezioni – pensate per integrarsi fra loro secondo lo schema riportato sotto:
Scheda AutoValutazione GAS è quella più importante e quella con il maggior numero di domande (19), raggruppate in due sezioni (“Aspetti organizzativi” e “Valori di riferimento”); è pensata per guidare il GAS nel confronto fra le proprie idealità e i propri concreti comportamenti, così da individuare le aree in cui il divario è maggiore e stimolare azioni per ridurlo;
Scheda Valutazione produttore è quella che viene per seconda come numero di domande (12) raggruppate in tre sezioni (“Trasparenza”, “Rispetto dell’ambiente”, “Valore sociale”); è pensata per stimolare la riflessione sul livello di consonanza con le idealità del gruppo che il GAS percepisce nei suoi produttori e per fornire, come risultato, la misura del cambiamento nei comportamenti d’acquisto del gruppo (infatti quanto più i produttori a cui ci si rivolge rispondono ai criteri valoriali che il GAS si è dato, tanto più l’acquisto effettuato è da considerare eticamente orientato nel segno della “S” dell’acronimo); per ottenere questo risultato, la scheda richiede la compilazione di un quadro riassuntivo del valore degli acquisti a ciascun produttore nell’arco di tempo in cui il gruppo decide di effettuare la misurazione, così che, incrociando il dato con i risultati della scheda, si possa ricavare una percentuale di spesa “etica” (o “spostata”) rispetto a quella “usuale” e, ripe-tendo la misura dopo un lasso di tempo, si possa vedere l’andamento del “tasso di eticità”;
Scheda Valutazione GAS da parte produttore è la scheda più semplice e corta delle tre, con sole 3 domande non raggruppate in sezioni in modo da facilitare la compilazione ai produttori; è pensata per far avere al GAS un’idea di come i soggetti dai quali acquistano percepiscono il gruppo lungo le direttrici (1) della partecipazione dimostrata verso le scelte aziendali necessarie per un diverso modo di produrre, (2) della capacità del gruppo di sostenere anche finanziariamente il produttore e (3) del giusto apprezzamento per il valore di quanto prodotto.
A ciascuna domanda presente nelle schede è possibile attribuire un punteggio da 1 a 5. Con riferimento alla scheda di valutazione dei produttori, per tener conto delle differenze di sensibilità presenti nei gruppi si prevede che ai tre gruppi di domande che la compongono ciascun GAS dia un proprio peso corrispondente all’importanza che il gruppo attribuisce all’ambito relativo: in questo modo se, ad esempio, il gruppo presta maggiore attenzione al “Valore sociale” del produttore rispetto alla “Trasparenza” o al “Rispetto dell’ambiente” e attribuisce un peso 3 alla terza sezione della scheda e un peso 2 alle altre, un buon punteggio in questa sezione per quel GAS sarà indice di maggior eticità del produttore.
Benché la compilazione delle schede in sé sia semplice, non lo è il processo di cambiamento che ne potrebbe/dovrebbe derivare. Per verificarne l’impatto e la rispondenza al bisogno di riflessione dei GAS, il Tavolo RES nazionale, presa visione della proposta formulata da Bilanci di Giustizia, ha ritenuto di avviare una fase di sperimentazione di tali strumenti, chiedendo ai gruppi la disponibilità a parteciparvi.”